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Twitter ha chiuso un altro anno in negativo e neanche il neo eletto presidente degli stati uniti, Trump, sta riuscendo con la sua passione a risollevare le sorti del social network. Nell’ultimo trimestre del 2016 i ricavi di Twitter sono di solo l’1% più alti rispetto al trimestre precedente, chiudendo a 718 milioni di dollari. Parlando di perdite, il 2016 ha portato un negativo di 77 milioni di dollari, il tutto dovuto alla difficoltà di Twitter di attrarre inserzionisti e guadagnare col la pubblicità. Un altro dato preoccupante è la crescita degli iscritti, che a dicembre erano solo 2 milioni in più rispetto al precedente trimestre, con circa 319 milioni di cinguettii.

Twitter VS Facebook

Il confronto con Facebook è davvero inquietante, vista la differenza abissale con gli 1,8 miliardi di iscritti a Facebook, ma basta anche solo confrontare Twitter con Tumblr o con Instagram, per capire che le cose per il social network preferito da Trump non va. Senza un cambiamento importante nelle politiche del  social network dei cinguettii il prossimo trimestre porterà ad un sorpasso anche da parte della sua versione cinese, Baidu, che al momento conta circa 300 milioni di iscritti.

Dalla data del suo debutto in borsa, il 7 novembre del 2013 quando Twitter chiuse la sessione con un +72% con 45$ per azione, le cose sono molto cambiate. Gli investitori entusiasti della novità e poco memori della bolla del 2000 portarono il titolo ad un massimo storico di 73,82$. Da quel famoso dicembre del 2013 ad oggi il titolo Twitter ha lasciato sul terreno circa l’80% del valore delle sue azioni in borsa, con un calo vertiginoso di quasi 30 miliardi di dollari.

Oggi, mentre Wall Street festeggia un nuovo record borsistico, i conti spingono le azioni Twitter, ad un preoccupante -12% ed un prezzo per azione di appena 17 dollari, 9 dollari sotto la prima quota collocata in borsa nel 2013 e non molto lontano dal suo minimo storico di 13,90$ dello scorso maggio. In tutto questo fare trading con le azioni Twitter, è un opportunità più unica che rara, perchè con un trend cosi al ribasso guadagnare vendendo è un investimento sicuro.

A spiegare questo calo, a parte i risultati dovuti alla mancanza di introiti ed il calo di iscritti è anche dovuto ad un mercato in fibrillazione. Si attende infatti l’ingresso in borsa di Snapchat, che secondo indiscrezioni sarà valutata intorno ai 25 miliardi di dollari, e che i più considerano il social network che rivoluzionerà le abitudini degli utenti dei social. La maggioranza degli utenti americani, usano Snapchat e questo è un dato ed un indicatore utilissimo per il digital market. Studiando le abitudini degli utenti, il mercato identifica le occasioni del futuro, un parametro che descrive Twitter come un social network che non ha sbocchi nel futuro ma bensì usato prettamente da non più giovanissimi. In questo quadro poco orientato al futuro, l’idea di investire in un titolo che non ha sbocchi nel lungo periodo, lascia twitter poche opportunità di crescere ed attrarre pubblicità e nuovi utenti per diventare davvero competitivo.

AAA cercasi compratore

In questo scenario non positivo, l’azienda risulta in vendita da un anno e mezzo. Al momento la richiesta è tra i 10 ed i 15 milioni di ero, ma manca il compratore. Al contrario sono tante le aziende che si sono interessate all’acquisto, almeno secondo il gossip ci sarebbe anche Google tra queste. Sicuramente l’azienda sarà venduta, ma gli interessati non sono disposti a pagare il prezzo attuale ed aspettano che la richiesta scenda sotto i 5 milioni di euro per poter fare un offerta reale ed accaparrarsi Twitter.

Nel Frattempo il profilo @realDonaldTrump di Donald Trump ha oltre 25 milioni di follower e @POTUS (il profilo twitter ufficiale della white house) ha superato i 15 milioni. Questo successo di questi due profili, cosi seguiti e twittati non ha portato però profitti a Twitter.

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