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Uber e Taxi Roma

La capitale è in questi giorni il centro di tensioni per le proteste dei titolari della licenza Taxi Roma, che stanno scioperando già da una settimana contro il provvedimento Lanzillotta. Il provvedimento come ha spiegato la neo sindaca Virginia Raggi, destabilizza un settore già poco regolamentato consentendo la liberalizzazione di auto a noleggio con conducente, come Uber, alterando così un settore che ha detta degli addetti ai lavori è poco garantito.

La prima conseguenza è che l’app di Uber è entrata nelle top10 delle app più scaricate dell’ultima settimana insieme all’app di trading di Plus5oo ormai tra le migliori per diversi mesi.

I tassisti protestano perché il nuovo emendamento non tiene conto di chi si è indebitato per ottenere una licenza che ora non varrà più nulla, liberalizzando il settore. Questo a detta dei tassisti è un vero e proprio sopruso nei confronti di chi lavora nel pieno delle regole ed ha speso parecchi soldi per poterlo fare.

Oggi però la protesta è rientrata, i tassisti hanno smesso di scioperare e hanno ripreso il loro posto per le strade di Roma, ristabilendo il normale servizio pubblico cittadino. Lo sciopero è stato revocato grazie all’intervento del governo, dopo un incontro con tutte le sigle sindacali e di categoria.

Accordo tra protestanti e governo

L’accordo prevede l’integrazione del decreto milleproroghe con altri due decreti che regolamentano il settore dei trasporti privati, introducendo regole contro l’abusivismo e l’organizzazione delle licenze nel territorio e quindi anche delle licenze Taxi roma. Il governo si impegna a riformare il settore con questi due decreti entro 30 giorni e di contro ha ottenuto la sospensione dello sciopero ed il ripristino dell’ordine pubblico nel centro di Roma. Un incontro senza poche tensioni, soprattutto fuori dal ministero dove i tassisti si sono asserragliati protestando e facendo sentire la propria voce contro un governo che ha mostrato almeno al principio poca considerazione nei loro confronti e nei loro diritti.

taxi roma protestaCi sono stati arresti, forse 5 tra i manifestanti, tutti oggetto di azioni fuori dalle regole, come lancio di bombecarta e violenza nei confronti delle forze dell’ordine. Lo sciopero dei tassisti è stata supportato dalla protesta degli ambulanti che stanno anche loro protestando però contro la direttiva Bolkestein. Una direttiva approvata ed attiva già dal 2010 ma che continua a produrre proteste. Gli ambulanti protestano contro il punto dell’emendamento che regola il bando delle concessioni in scadenza. Per fare un esempio, i titolari delle concessioni delle spiagge prima rinnovavano le concessioni con un accordo pubblico-privato, ora invece con la direttiva Bolkestein, alla scadenza viene riemesso un bando per riottenere la concessione. Il governo per venire in contro ai venditori ambulanti ed ai titolari delle concessioni, ha esteso le stesse concessioni con scadenza a fine dicembre, rimandando di fatto il problema a nuove soluzioni.

Martedi, mentre Delrio si incontrava con i sindacati per trovare una soluzione, Virginia Raggi era in strada al fianco dei tassisti manifestando la sua vicinanza alla loro protesta.

Regole per migliorare il servizio

Le proteste dei tassisti sono più che giuste, la cosa poco chiara è come il governo non abbia pensato ad un decreto che tenga conto anche di un sistema, quello del trasporto privato con conducente, come Uber, che sta prendendo piede in tutto il mondo e che non deve collidere con il servizio classico del taxi, ma può convivere, con le giuste regole, garantendo al cliente un alternativa al taxi ed una miglioria del servizio dei Taxi Roma, una città che ospita ogni giorno milioni di turisti.

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