SOMMARIO
Investire in obbligazioni oggi
Prima di spiegare come e dove poter investire in obbligazioni, cerchiamo prima di spiegare cosa sono.
Le obbligazioni, o in inglese bond, sono dei titoli di debito emessi da una società, che quando in possesso di un investitore, costituiscono un titolo di credito che attribuiscono un diritto di percepire gli interessi del debito e, a scadenza, il rimborso del capitale.
Le obbligazioni possono essere emesse da diversi organismi sia pubblici che privati, come stati sovrani, pubbliche amministrazioni, organizzazioni o imprese private.
Solitamente gli investimenti in obbligazioni sono effettuati principalmente da famiglie e investitori istituzionali, quali fondi di investimento, istituti bancari, assicurazioni o società di intermediazione specializzate che detengono la maggior parte delle obbligazioni circolanti in mercato.
Oggi però, investire in obbligazioni è più semplice e può essere fatto direttamente da casa.
Ecco come fare:
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I profitti delle obbligazioni sono gli interessi pagati, definiti cedole, e sono generalmente pagate a scadenze predefinite: tre, sei o dodici mesi.
Altri titoli rimborsano invece gli interessi solo al momento del rimborso finale e vengono definiti zero coupon. In ogni caso, alla scadenza dell’obbligazione, viene effettuato il rimborso del capitale prestato dagli investitori.
A volte, quando ci si trova davanti a prestiti obbligazionari di grandi dimensioni, il capitale prestato viene suddiviso in parti di minore valore, detti tagli, che permettono a più investitori di finanziare grandi progetti.
Investire in obbligazioni conviene?
Le obbligazioni sono solitamente il tipo di investimento più sicuro, soprattutto se si parla di azioni emesse da stati sovrani, poiché anche in caso di gravi crisi gli stati molto raramente falliscono e non c’è pericolo di perdere il capitale.
Può succedere come per ogni asset, che si perda il valore dei titoli e cambi il rendimento. Ma in generale, investire in bond di stato è considerato sicuro. Ovviamente, come per ogni investimento, il rendimento di ogni titolo è strettamente collegato al suo rischio, più sarà sicuro il bond, minore sarà il suo rendimento.
Va considerato però che, anche se gli stati danno le migliori garanzie, non sono esenti da rischi, per fare due esempi che sicuramente chiunque conosce, possiamo citare la crisi dei bond argentini del 2001 e quella della Grecia di pochi anni fa, in entrambi i casi molti investitori hanno perso in parte o completamente i loro investimenti.
Quindi investire in obbligazioni conviene a patto che si sia capaci di gestire il rischio, puntando più sulla sicurezza del titolo che sul rendimento, che si sappia diversificare e soprattutto se non si abbia come obiettivo un rendimento a breve termine.
Investire in obbligazioni bancarie
Le banche, come accennato in precedenza, sono alcuni degli organismi che possono emettere obbligazioni, solitamente per finanziare le proprie attività. Prima di investire in obbligazioni bancarie bisogna considerare che non è come aprire un conto risparmio.
I capitali investiti sono a rischio, in caso di default della banca infatti i capitali investiti andranno persi e, al contrario dei conti correnti non sono assicurati né coperti dal Fondo Interbancario.
Quando si investe in bond bancari, il consiglio classico è di investire in obbligazioni a tasso fisso o variabile misto, cioè con un tasso minimo e massimo.
Sono da evitare invece le obbligazioni legate all’andamento di titoli, indici finanziari, o valute estere perché aumentano il rischio e sono in ogni caso sempre poco redditizi.
Investire in obbligazioni postali
Le obbligazioni postali, com’è facile intuire, sono i bond emessi da Poste Italiane, sono considerate generalmente obbligazioni a basso rischio, poiché sono relative ad attività finanziarie effettuate nella zona Euro per più il 70%, in piccola parte invece, sono attività fatte nei paesi emergenti sempre però della zona euro.
Poste italiane è la più grande società di servizi in Italia, è una società per azioni, ma lo Stato italiano ne detiene circa il 60% delle azioni, il che può essere considerato come un segno di garanzia di stabilità per gli investitori.
Sebbene, come detto, il rischio delle obbligazioni postali non sia elevato, va considerato che rispetto ad altre obbligazioni corporate (anche se in questo caso l’azienda è per la maggior parte a partecipazione statale) hanno un rendimento generalmente basso, in linea con i rendimenti dei bond governativi, che confermano il solito rapporto basso rischio, basso rendimento.
Investire in obbligazioni svizzere
La Svizzera è da sempre considerata come una delle economie più stabili del pianeta, inoltre la sua moneta, il Franco svizzero, è da sempre utilizzata come valuta rifugio per chi vuole mettere a riparo i propri capitali da svalutazioni. Questo contesto è sicuramente rassicurante per chi vuole investire in obbligazioni svizzere, poiché un’economia solida e una moneta stabile garantiscono il mantenimento del valore delle obbligazioni, inoltre anche i tassi di interesse sui bond svizzeri è allettante è può arrivare anche a toccare il 5% annuo.
Investire in bond svizzeri può essere sicuramente interessante, rimanendo però sempre nell’ambito di obbligazioni a tasso fisso e misto, perché se ci si avventura nell’acquisto di bond strutturati i rischi aumentano notevolmente.
Investire in obbligazioni estere
Come già visto, le obbligazioni di stato sono generalmente considerate le più sicure, ma ovviamente bisogna fare un distinguo per ogni stato.
In linea generale più uno stato è solido maggiore sarà la garanzia sulle sue obbligazioni, ma allo stesso tempo minore sarà il rendimento delle stesse.
Ad esempio i bond tedeschi sono considerati i migliori su cui investire ed hanno un rendimento dello 0,57%, l’Italia invece garantisce un rendimento dell’1,1% ed altri paesi emergenti come l’Ungheria, che ha un’economia in espansione garantisce un tasso del 3,3%.
Se si vuole investire in obbligazioni estere bisogna tenere in considerazione la stabilità dei conti dello stato in questione e inoltre la volatilità della sua valuta, perché una svalutazione della moneta nazionale porterebbe ovviamente anche una svalutazione delle obbligazioni.
Investire in obbligazioni corporate
Le obbligazioni corporate o obbligazioni societarie, sono i bond emessi da aziende private e sono spesso utilizzati come alternative ai bond governativi da molti risparmiatori, perché al momento garantiscono rendimenti superiori.
Il successo dei bond corporate è dovuto, non solo al momentaneo vantaggio di rendimento rispetto ai bond emessi dagli stati, ma anche perché offrono uno spettro più ampio di rendimento, permettendo anche a piccoli investitori di investire piccoli capitali.
Bisogna anche considerare che le obbligazioni corporate sono più difficili da valutare, perché non sempre è facile valutare la solidità di un’azienda solo dal bilancio della stessa. Un ultimo aspetto delle obbligazioni corporate è la convertibilità, cioè la possibilità di trasformare i bond in azioni societarie, quindi rendendo le obbligazioni ancora più interessanti dal punto di vista dell’investimento.
Investire in obbligazioni bei
Con la sigla BEI, si intende la Banca europea degli investimenti, cioè un ente sovranazionale creato dagli stati membri della comunità europea per finanziare i progetti di sviluppo comunitari (soprattutto da Germania, Francia, Regno Unito e Italia che complessivamente ne posseggono più del 64%).
Le sue obbligazioni sono da molti ritenute le più sicure, per via dell’alta affidabilità e stabilità dell’istituto, che ha passato quasi indenne la crisi finanziaria del 2008 e ha un rating molto alto.
Detto questo però bisogna anche sapere che non tutti i bond BEI sono così poco rischiosi, le prime obbligazioni sulle quali fare attenzione sono quelle in valuta estera, che oltre ai rischi intrinseci delle obbligazioni vanno aggiunti quelli relativi alla variazione del tasso di cambio.
I secondi bond su cui fare attenzione sono quelli strutturati, cioè i bond per i quali il rendimento è legato a parametri finanziari complessi. infine ci sono le obbligazioni legate all’indice dell’inflazione che solitamente non proteggo in capitale investito.
Investire in obbligazioni sicure
Ogni tipo di obbligazione rappresenta una certa percentuale di rischio, ovviamente il rischio principale, per tutti i tipi di obbligazione, è che il debitore diventi insolvente o vada in default e quindi non riesca a saldare, in parte o interamente, il proprio debito.
Quindi se chi si indebita emettendo obbligazioni e si trova già in una situazione creditizia difficile, le sue obbligazioni verranno considerate più rischiose, al contrario di obbligazioni emesse da società solide con buone prospettive di crescita, che saranno invece considerate meno rischiose. Le obbligazioni meno rischiose sono di solite quelle emesse da stati sovrani, quindi i titoli di stato che rappresentano il debito dello stato.
Quando di parla di obbligazioni sicure, solitamente si fa riferimento ai titoli di stato tedeschi, i Bund Tedeschi, emessi dalla Repubblica Federale Tedesca.
In ogni caso se si decide di investire in obbligazioni, si possono trovare, come abbiamo visto, titoli più o meno rischiosi, però la regola che va sempre rispettata è, come in ogni investimento, la diversificazione: non impegnare tutto il capitale in un unico titolo, ma cercare di dividerlo investendo su quelli che si ritengono essere i più sicuri, in questo modo anche in caso di default o insolvibilità del debitore non si rischia di perdere tutto l’investimento, ma solo una parte di esso.
Un modo di diversificare potrebbe essere puntare sul forex, il mercato delle valute offre opportunità di guadagno e pochi rischi visto l’investimento richiesto di soli 100 euro per aprire un conto ed iniziare a fare trading online da casa.